Continua l’impegno dell’OSCE per accertare le atrocità commesse durante la guerra di aggressione della Federazione Russa contro l’Ucraina e per assicurarne i responsabili alla giustizia. L’Ufficio OSCE per le istituzioni democratiche e i diritti umani (ODIHR), con sede a Varsavia e guidato dall’italiano Matteo Mecacci, ha pubblicato oggi il quinto rapporto sul monitoraggio delle violazioni del diritto internazionale umanitario e dei diritti umani commesse in Ucraina dal febbraio 2022.
Quest’ultimo rapporto copre il periodo dicembre 2023-maggio 2024 e si basa su 87 interviste a vittime o testimoni condotte da ODIHR, oltre che sui risultati dell’attività di monitoraggio condotte dall’Ufficio e sulle informazioni fornite dalla Federazione Russa e dall’Ucraina e dalla società civile.
Il rapporto conferma il quadro di violazioni identificate nei precedenti rapporti e descrive con particolare preoccupazione l’intensificazione degli attacchi su larga scala da parte della Federazione Russa contro le città ucraine, che stanno provocando un numero crescente di vittime civili e gravi danni alle infrastrutture civili. Il documento raccoglie anche numerose testimonianze sulle torture diffuse e sistematiche di civili e prigionieri di guerra detenuti nelle aree controllate dai russi, inclusi casi di violenza sessuale, e sui tentativi da parte delle autorità russe di alterare lo status e il carattere dei territori occupati, anche obbligando i residenti ad acquisire la cittadinanza russa.
Anche questa pubblicazione, come le precedenti, contiene una serie di raccomandazioni ad entrambe le parti in conflitto a rispettare e far rispettare il diritto internazionale.
I rapporti di ODIHR sul monitoraggio delle violazioni del diritto internazionale umanitario e dei diritti umani commesse in Ucraina sono disponibili al seguente link: https://www.osce.org/odihr/537287