Nel corso della missione in Macedonia del Nord, Kosovo e Serbia, l’Ambasciatore Stefano Baldi e i Rappresentanti Permanenti presso l’OSCE di Francia, Germania, Regno Unito e Stati Uniti hanno potuto constatare l’attuale situazione politica nei tre importanti Paesi dei Balcani occidentali.
Al termine del loro viaggio di cinque giorni, che si è concluso con incontri ad alto livello a Belgrado con il Presidente Vučić, il Primo Ministro Brnabić, il Ministro degli Esteri Dačić e con rappresentanti della società civile, gli Ambasciatori hanno ribadito l’importanza dell’impegno dei Paesi nei confronti dei principi e valori condivisi dell’OSCE, la necessità di proseguire le riforme per approfondire gli impegni democratici e lo Stato di diritto, nonché l’ulteriore integrazione della regione nelle istituzioni euro-atlantiche. Hanno accolto con favore il riaffermato impegno dei partner dei Balcani occidentali per una cooperazione regionale inclusiva e il rafforzamento delle relazioni di buon vicinato.
Nei colloqui politici ad alto livello a Belgrado sono state affrontate anche questioni urgenti come l’unità nei confronti della guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina e l’importanza e l’urgenza di normalizzare le relazioni tra Belgrado e Pristina sulla base della recente proposta europea, che i cinque Paesi sostengono con forza. Inoltre, hanno concordato con i loro interlocutori sulla continua importanza del sostegno dell’OSCE, in particolare attraverso la sua Missione in Serbia, ai processi di riforma in corso nei settori della giustizia, della polizia e della libertà dei media. Gli Ambasciatori hanno sottolineato l’importanza delle questioni relative alle minoranze nazionali, all’integrazione e alla non discriminazione e hanno approfondito il lavoro svolto dagli uffici della Missione OSCE a Bujanovac, che hanno visitato l’8 febbraio.
La leadership della Missione OSCE in Serbia ha informato il gruppo sulle attività e i progetti in corso in collaborazione con il governo e la popolazione della Serbia. Gli Ambasciatori hanno inoltre incontrato un ampio numero di rappresentanti della società civile per discutere l’impatto delle attività dell’OSCE sul loro lavoro e le attuali sfide e opportunità che devono affrontare.