Facendo seguito ad un precedente progetto pilota, l’Ufficio del Coordinatore OSCE per le attività economico-ambientali ha lanciato nel 2020 il progetto extra-bilancio “Rafforzare la risposta ai rischi per la sicurezza derivanti dal cambiamento climatico in Europa sud-orientale e orientale, Caucaso del Sud e Asia Centrale”. Il progetto è il principale strumento con cui l’OSCE fornisce assistenza agli Stati partecipanti nella lotta al cambiamento climatico. L’Italia è tra i principali Paesi sostenitori del progetto, insieme a Stati Uniti, Germania, Norvegia, Svezia, Finlandia, Repubblica Ceca, Polonia, Lussemburgo, Austria, Liechtenstein, Andorra e Francia.
Il progetto mira a rafforzare la comprensione dei rischi per la sicurezza dovuti al cambiamento climatico, attraverso un processo partecipativo e multi-stakeholder che ha permesso ad oggi la mappatura delle aree di rischio climatico (cosidetti “hotspot”) in tutte le regioni dell’OSCE interessate. Il progetto mira anche a promuovere le necessarie misure di cooperazione transfrontaliera e strategie di adattamento per alcuni degli hotspot identificati, al fine di ridurre le implicazioni per la sicurezza del cambiamento climatico.
It is HOT out there ☀️ Extreme weather events are a result of climate change and can exacerbate existing stressors, contributing to poverty, environmental degradation, and political instability. https://t.co/T1pfIWD7Th
— OSCE (@OSCE) July 20, 2022
Il progetto sostenuto dall’Italia contribuisce così all’attuazione della storica Decisione Ministeriale sul rafforzamento della cooperazione per far fronte alle sfide dovute al cambiamento climatico adottata a Stoccolma a dicembre 2021. La Decisione è il primo documento ufficiale dell’OSCE a sottolineare che gli effetti del cambiamento climatico possono incidere negativamente sulla prosperità, la stabilità e la sicurezza nell’area dell’OSCE e a incoraggiare gli Stati partecipanti dell’OSCE a cooperare in questo settore.