L’Italia è intervenuta al 1324° Consiglio Permanente OSCE sul punto dedicato al partenariato mediterraneo e in particolare alle sfide alla sicurezza che derivano dal cambiamento climatico e degrado ambientale in questa regione. La discussione al Consiglio Permanente di temi rilevanti nel quadro del partenariato mediterraneo è una novità, introdotta nel 2020 su specifica sollecitazione dell’Italia, in collaborazione con un gruppo di Paesi.
Nell’intervento, dopo aver ricordato il legame inscindibile tra la sicurezza mediterranea e quella del resto della regione euro-atlantica ed euro-asiatica già riconosciuto nell’Atto finale di Helsinki del 1975, l’Italia ha sostienuto con piena convinzione iniziative congiunte dell’OSCE con l’Unione per il Mediterraneo che, prendendo spunto dal nesso tra cambiamento climatico, degrado ambienta le e sicurezza nel Mediterraneo, favoriscano la cooperazione tra i Paesi interessati.
L’Italia ha poi ringraziato la Segretaria Generale Schmid per le recenti iniziative e strumenti pratici volti a migliorare la visibilità e l’impegno dell’OSCE nella regione del Mediterraneo, auspicato che si possa fare ancora di più e invitato gli altri Stati partecipanti OSCE a rivedere e rendere più efficaci i meccanismi che regolano lo strumento finanziario del “Fondo per il partenariato”.