Nel corso della Conferenza Internazionale sulla Pena di Morte organizzata online dalla Rappresentanza Permanente portoghese presso l’OSCE, per conto della Presidenza di turno del Consiglio dell’Unione Europea, l’Amb. Stefano Baldi è intervenuto per ricordare il lungo impegno italiano per l’abolizione in tutto il mondo di questa pratica. Nel suo intervento, il Rappresentante Permanente italiano all’OSCE ha ricordato come la campagna contro la pena di morte richieda un costante e sincero sforzo di ascolto nei confronti dei governi e delle società che ancora sostengono una posizione diversa, allo scopo di trovare assieme risposte alternative ai bisogni dell’amministrazione della giustizia e così conquistare i loro cuori e le loro menti. In tal contesto, è essenziale promuovere il dibattito a tutti i livelli: all’interno della società, tra individui e Paesi, tra governi e parlamenti, come pure attraverso il sostegno all’inestimabile lavoro delle organizzazioni della società civile. A tal fine, nel 2014 il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale ha istituito una Task Force di coordinamento con la società civile italiana, coinvolgendo le organizzazioni più attive nella campagna contro la pena di morte (Comunità di Sant’Egidio, Nessuno tocchi Caino e Sezione italiana di Amnesty International). L’Amb. Baldi ha infine ricordato il prezioso contributo al dibattito sull’abolizione della pena capitale fornito dall’OSCE e, in particolare, da ODIHR, anche per mezzo dell’apprezzabile pubblicazione di approfondimento annuale (https://www.osce.org/odihr/429077), di cui si attende l’edizione 2021.