Il progresso economico e la sicurezza nell’area OSCE attraverso l’innovazione, lo sviluppo del capitale umano e le buone governance pubblica e privata sono l’oggetto del secondo incontro preparatorio del 26° Foro Economico e Ambientale dell’OSCE, organizzato dalla Presidenza in esercizio italiana, in collaborazione con il Segretariato dell’Organizzazione.
All’evento partecipano oltre 150 alti funzionari dei 57 Stati partecipanti e 11 Partner per la Cooperazione, oltre a rappresentanti del mondo imprenditoriale e accademico, e della società civile per discutere come la quarta rivoluzione industriale stia trasformando le dinamiche della domanda e dell’offerta nel mercato del lavoro.
I lavori sono stati aperti dal Ministro Plenipotenziario Vinicio Mati, coordinatore della Presidenza italiana, e dall’Ambasciatore Vuk Zugic, Coordinatore per le attività economiche ed ambientali dell’OSCE. Nella sessione iniziale, che è stata moderata dal Rappresentante Permanente d’Italia presso l’OSCE Ambasciatore Alessandro Azzoni, sono intervenuti in qualità di keynote speaker la Professoressa Paola Severino, Rappresentante Speciale del Presidente in Esercizio dell’OSCE per la lotta alla corruzione transnazionale, ed Enzo Quattrociocche, Segretario Generale della Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo (BERS).
Il Coordinatore Mati ha indicato come “in una regione OSCE sempre più interconnessa la dimensione economica ed ambientale è un fattore essenziale per sostenere la stabilità e la sicurezza. Una maggiore cooperazione nella sfera economico-ambientale può concorrere alla creazione di un clima più favorevole e costruttivo, dal quale potrebbero trarre beneficio anche altri ambiti più complessi, contribuendo quindi ad un più ampio rafforzamento della stabilità e della sicurezza nell’area OSCE”. Ha ricordato che dal dibattito in sede OSCE emerge come tra i temi da approfondire per governare la trasformazione dei processi economici in atto legati all’innovazione tecnologica vi siano quelli a cui la Presidenza italiana ha deciso di dedicare il ciclo di incontri del 26mo Foro Economico-Ambientale: l’economia digitale; lo sviluppo del capitale umano; il rafforzamento del buongoverno e della responsabilità sociale d’impresa.
La Professoressa Severino ha sottolineato come la “cosa migliore che la buona governance pubblica può fare per prevenire la corruzione consista nel promuovere meccanismi che premiano il rispetto delle norme da parte degli attori economici” mentre il Segretario Generale della BERS Quattrociocche ha posto l’accento sulle sinergie che potranno essere sviluppate sulla base del Memorandum firmato a dicembre scorso tra la Banca e l’OSCE.
Gli argomenti del dibattito si incroceranno anche con i rilevanti Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’ONU, tra cui l’Obiettivo 4 “Educazione di qualità per tutti”, l’Obiettivo 8 “Lavoro decente per tutti” e l’Obiettivo 17 “Partenariato e cooperazione”.
Nella giornata di mercoledì l’incontro è stato preceduto da un side-event sull’economia sociale come fattore cruciale per lo sviluppo economico sostenibile e centrato sull’individuo.