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Conferenza di Roma sulla Transnistria

La conferenza di Roma sulla negoziazione dell’accordo Transnistria, svoltasi ieri e oggi alla Farnesina, si è chiusa con l’impegno a finalizzare tutti gli aspetti del “pacchetto degli otto punti”, che rende il 2018 particolarmente importante per Chisinau e Tiraspol. Lo ha detto il rappresentante speciale della presidenza in esercizio dell’Osce per la Transnistria, Franco Frattini. Il protocollo di Roma, è stato firmato da tutti partecipanti alla conferenza, che si è riunita nel formato 5+2 (Moldova, Transnistria, Osce, Ucraina, Russia, più Ue e Usa come osservatori) e delinea scadenze e roadmap per assicurare che si giunga ad una soluzione per le otto priorità delineate l’anno scorso.

Tutti i partecipanti alla conferenza hanno riconosciuto l’impegno delle parti nell’applicazione degli impegni presi nelle precedenti riunioni di Vienna e Berlino e questo “dà fiducia che anche che le prossime tappe su telecomunicazioni, casi giudiziari e libertà di movimento possano essere raggiunte entro la fine dell’anno, se non prima” ha aggiunto Frattini.

E’ stato ricordato con soddisfazione anche l’accordo sulla partecipazione dei veicoli della Trasnistria nel traffico internazionale ed è stato ribadito l’impegno per l’uso dei terreni agricoli del distretto di Dubasari, e per l’attuazione dell’accordo sulle targhe dei veicoli. Sono inoltre in corso di attuazione gli accordi sulle scuole che usano l’alfabeto latino, quelli sui rispettivi diplomi, e sull’apertura del ponte Gura-Bicului–Bychok.

Il capo della missione dell’Osce in Moldova, Michael Scanlan, si è detto “fiducioso che le parti continueranno nell’approccio concreto verso il raggiungimento di risultati nei prossimi mesi. , mentre i negoziati diretti tra le parti a Chisinau e Tiraspol facilitati dalla missione dell’Osce muovono oltre il pacchetto di otto punti per assicurare un continuo progresso nel processo di soluzione”.

Obiettivo del formato 5+2 è lavorare ad una soluzione complessiva basata sulla sovranità e integrità territoriale della Moldova all’interno di confini internazionalmente riconosciuti, con uno status speciale per la Transnistria all’interno della Moldova.